Le vigne de I Fabbri sono poste ad un’altitudine fra i 550 a 650 metri sul livello del mare. Parte dei vigneti affondano le loro radici su bellissime terrazze centenarie, nel 2002 restaurate e riportate al loro antico splendore. Oggi rappresentano un magnifico anfiteatro naturale, nel cuore del Chianti Classico, da cui godere di una superba vista sul bosco di roveri e conifere e sul tramonto. L’esposizione delle vigne è a sud, sud/ovest: questo permette alle piante e all’uva di godere durante il giorno del calore del sole, lo stesso calore che viene anche accumulato dai muretti a secco e rilasciato gradualmente nelle ore notturne, aiutando la maturazione degli acini. I muretti, a loro volta, sono una preziosa testimonianza del passato e della vocazione agricola di questa terra.
Ogni vigneto de I Fabbri è un capitolo importante della sua storia. Ogni vite, ogni tralcio, contribuisce con il suo carattere a rendere il Chianti Classico de I Fabbri e gli altri suoi vini toscani unici nel loro genere. Vigneti con una propria esposizione, parcelle diverse di terreno, impianti ormai più che quarantenni oppure viti più giovani: dopo la vendemmia a mano, le uve vengono lavorate separatamente, così da preservarne intatte le caratteristiche organolettiche e i tratti distintivi. Dalle vigne più alte nascono il Chianti Classico Lamole e il Chianti Classico Olinto, oltre al merlot in purezza Doccio; da quelle più basse, invece, i vini con maggiore struttura, come il Chianti Classico Riserva e la Gran Selezione. E no, ogni annata non è uguale alle precedenti, perché il vino è materia viva: la natura, si sa, non è mai statica né identica a se stessa.